VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2018 ORE 17:30
E TORNEREM A BAITA
Erica Boschiero / Paolo Cossi / Sergio Marchesini
con Enrico Milani al violoncello
Un evento proposto dal Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste nell’ambito delle manifestazioni organizzate per ricordare i cento anni della Redenzione.
Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich – via Rossini 4 – Trieste (TS)
ingresso libero fino a esaurimento posti
Concert de dessin sulla montagna e le storie dell’arco dolomitico con Erica Boschiero (chitarra e voce), il fumettista Paolo Cossi (acquerelli) e il fisarmonicista Sergio Marchesini.
Il racconto si snoda attraverso le canzoni (brani originali di Erica o brani tradizionali reinterpretati) e gli acquerelli, realizzati in diretta davanti agli occhi dello spettatore: un dialogo emozionante tra l’arte figurativa e quella musicale, tra lo sguardo e l’ascolto, a completarsi e richiamarsi reciprocamente nel descrivere il magico e straordinario mondo delle montagne e il rapporto tra uomo e natura, mai come oggi così compromesso, così imprescindibile.
Ecco cosa succede quindi sul palcoscenico: Erica Boschiero (voce e chitarra) esegue i brani accompagnata da Sergio Marchesini alla fisarmonica, brani che Paolo Cossi va ad illustrare in diretta. Una telecamera riprende il disegno in divenire, che viene istantaneamente proiettato alle spalle degli artisti. Nell’incontro tra musica e disegno è il tempo a stabilire le regole del gioco: nella durata di un brano musicale, le figure prendono vita sul foglio, per completare la narrazione e suggerire nuove interpretazioni.
Nel 2009 l’Unesco riconosce le Dolomiti PATRIMONIO DELL’UMANITA’, non soltanto per il loro valore paesaggistico ma anche e soprattutto perché riconosciute come testimoni eccezionali della storia del nostro pianeta e dei suoi abitanti. Geologia, archeologia, antropologia, sociologia, scienze naturalistiche, storia: gli studiosi di tutto il mondo le avvicinano per approfondire il nostro più lontano passato, per le istanze antropologiche che racchiudono, per le leggende che le popolano da millenni, per le specie animali e vegetali che ospitano, perché lì più che altrove la natura interroga l’essere umano e ne manifesta le contraddizioni. Ecco quindi che le Dolomiti possono diventare una chiave preziosa attraverso cui toccare temi oggi più che mai attuali ed importanti.